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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

Dio è una casa per noi
IV Domenica di avvento, anno B

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2 Sam 7,1-5.8b-12.14a.16; Sal 88; Rm 16,25-27; Lc 1,26-38 Attendere vigilando , preparare annunciando , mostrare nascondendosi . Sono le coppie di verbi che scelgo per riassumere il percorso fin qui fatto attraverso le domeniche di avvento. Attendiamo Gesù e la sua manifestazione, prepariamo noi stessi per la sua venuta e prepariamo gli altri annunciandolo e mostrando la sua presenza nascosta in mezzo a noi, senza sostituirci a Lui. Perché, come sentiamo dal profeta Natan che parla al re Davide, non saremo noi a fare una casa a Dio, ma è il Signore ad annunciare che farà una casa, una famiglia, una discendenza per noi.

Lettori accaniti

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Un anno fa ho pubblicato un post sulla lettura a partire dalla decorazione natalizia che una mia amica libraia aveva preparato nel suo negozio: l' AlberoLibro . Quest'anno è ancora lei, Velia, a darmi lo spunto per tornare alla carica con un po' di pubblicità ai libri e ai librai e libraie di casa nostra. Qualche giorno fa mi manda una foto titolandola "un' accanito lettore"... Quanti di noi si sentono tanto "accaniti"? Quanti lo sono al punto da ostinarsi a regalare libri agli amici nella speranza di trasformarli in lettori assidui. Vale per tutte le età, e di sicuro è importante per i più piccoli: più si legge, più si impara a leggere fluentemente, più ci si appassiona, più si vuole leggere. Meno si legge, meno fluente sarà la lettura, meno appassionante sarà il tempo, meno si vorrà leggere. Io sto provando a rendere famigliare l'esperienza del libro al mio figlioccio (uno dei figli di un mio cugino) regalandogli a Natale dei piccoli

L'opinione che conta davvero
III Domenica di avvento, anno B

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Is 40,1-5.9-11; Sal 84; 2 Pt 3,8-14; Mc 1,1-8 Attendiamo da svegli che una voce ci aiuti a preparare la via per il Signore. È il messaggio della I domenica e della II domenica di avvento. Vegliamo, ascoltiamo la voce nel deserto, prepariamo la via, facciamo ordine in noi perché siamo chiamati a diventare noi stessi "voce", perché come per Isaia "lo spirito del Signore è su di me", lo spirito del Signore può essere su ciascuno di noi. Annunciare il lieto annuncio (evangelo) a chi ne ha bisogno, riempie di gioia lo stesso messaggero: "io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio". Una gioia, un essere lieti, che è da mantenere. "della stessa pasta degli uomini" Come non essere lieti sapendo che Dio ci ama così tanto da voler essere uno di noi? Come noi, "della stessa pasta degli uomini" secondo l'espressione di Ippolito di Roma. Di questa gioia siamo chiamati ad essere messaggeri, annunciatori d

Una voce...
II Domenica di avvento, anno B

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Is 40,1-5.9-11; Sal 84; 2 Pt 3,8-14; Mc 1,1-8 Tempo di avvento, tempo di attesa. Un attesa impaziente della manifestazione di Dio (diceva S. Paolo ai Corinzi la scorsa settimana ). C'è silenzio. Un silenzio che rende l'attesa pesante. Dio non fa sentire la sua voce, non interviene nella storia (diceva Isaia nella I domenica di avvento ). In questa II domenica sentiamo parlare di una voce! C'è una voce, che grida forte. Sono più voci, voci ricche di indicazioni, voci che danno compiti. Consolate! L'attesa ha logorato, c'è un annuncio di compimento, ma non è ancora tutto fatto. Preparate! L'attesa è finita, il Messia viene, ma bisogna preparare una strada una via d'accesso per la sua venuta.