Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2015

"Carpenteria umana" a Balerna

Immagine
Quattro anni fa a Morbio mi presentavo con scarponi e zaino come simbolo della montagna che amo ma anche del cammino che mi auguravo di percorre nella e con la comunità. Quest'anno da voi a Balerna forse sarebbe meglio utilizzare montacarichi e furgoni, simbolo del trasloco. Un trasloco obbliga a fare ordine, pulizia, si buttano molte cose. Un trasloco obbliga a rimettersi in gioco, vale soprattutto per un prete che nella comunità parrocchiale in fondo trova la sua famiglia. I legami solidi restano comunque e si portano con sé, ma per molti aspetti si deve un po' ricominciare. Non si ricomincia dal nulla, ma si riparte su ciò che hanno costruito, e lasciano magari anche con un po' di nostalgia, tutti i vicari che sono passati prima di me e anche i preti che a Balerna ancora ci sono. Quindi a voi ho deciso di presentarmi come carpentiere, con mazza, cazzuola, mattoni e cemento (e un casco di sicurezza). Quando si costruisce c'è da lavorare sodo, e nei cant

Dalla foce alla sorgente...

Immagine
10 anni fa ai primi di settembre due bambela, allora appena più che ventenni, partivano dalla foce della Magliasina per quello che definirono il "canyoning dei poveri". Ambizioso obiettivo: dalla foce alla sorgente.... Per i non indigeni si tratta di percorrere una quindicina di chilometri da Magliaso al Monte Gradiccioli (sulla traversata Lema-Tamaro) camminando nel fiume o cercando di allontanarsi il meno possibile dall'alveo. Di fatto i due allora si arenarono brutalmente a una cascata (oggi la definirebbero "cascatella") poco oltre il ponte del sentiero che sale a Curio o a Iseo. 10 anni dopo, ormai più che trentenni si decide di ripartire da lì. Obiettivo meno ambizioso: sorpassare la cascata, raggiungere il Maglio e proseguire fino alla pozza antincendio per elicotteri situata tra Vezio e Mugena. Un'auto è parcheggiata lì, l'altra a Curio da dove si scende per raggiungere l'allora punto di arrivo e l'odierno punto di part

Grazie Morbio. Meglio: grazie Morbiensi!

Immagine
Iniziavamo così... Quattro anni. Non vivevo per un tempo così lungo nello stesso posto dai miei anni di liceo come interno al Collegio Papio di Ascona, ma lì la comunità degli studenti cambiava di anno in anno. Poi due anni al Seminario San Carlo a Lucino, uno in parrocchia a Melide, altri tre nel seminario e ancora tre a Roma. A Morbio contavo di rimanere più a lungo, ma con settembre inizierò una nuova esperienza nella parrocchia di Balerna. Vado a cominciare un'altra bella esperienza, ne sono sicuro, ma mi dispiace molto lasciare Morbio, o meglio mi dispiace lasciare la comunità che abita Morbio. Sì, perché non mi affeziono tanto ai luoghi (forse proprio a motivo della mobilità descritta prima) quanto mi affeziono piuttosto alle persone. Con voi a Morbio ho passato i primi quattro anni della mia vita da prete. Quattro anni in cui ho imparato, ho sbagliato, ho recuperato, sono cresciuto insieme a voi, soprattutto insieme a ragazzi e giovani cui era diretta maggiormente l