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Guinnes World Record: beati!
VI Domenica del tempo ordinario, anno A

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Sir 15,16-21; Sal 118; 1Cor 2,6-10; Mt 5,17-37 Ogni tanto è interessante sfogliare il libro del Guinness dei primati, il «Guinnes world record book». Per entrarci, per vedere il proprio nome scritto su quel libro dalla copertina brillante e accattivante bisogna essere i migliori in qualche cosa. Uno sport, qualcosa di grande, gigante, enorme da preparare, un’attività da svolgere il più a lungo possibile o con il gruppo più numeroso. Non mancano i record assolutamente inutili o anche quelli stupidi, ce ne sono di pericolosi o di strani, anche se con il tempo i criteri di selezione si fanno sempre più severi. Di fatto si tratta di superare tutti gli altri in uno specifico settore.

Insieme con volontà

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Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. "E vanno gli uomini a contemplare le cime dei monti, i vasti fiumi del mare, le ampie correnti dei fiumi, l'immensità dell' oceano, il corso degli astri e trascurano se stessi". (S. Agostino) "L'uomo che è cieco le bellezze della natura ha perduto metà della gioia di vivere" (BP) Da queste due frasi sono partiti i pionieri della sezione di Balerna per discutere su scoutismo e spiritualità (intesa in senso lato), questa sera, durante l'uscita di due giorni, dopo un pomeriggio sulle slitte di Bergün. Bello ascoltare questi quindici-sedicenni parlare della loro capacità di riflettere e approfondire temi e domande seri. Bella la loro convinzione di riuscirvi meglio nello scoutismo, belle le loro spiegazioni in merito. Condivisione del tempo, molto tempo, più tempo; condivisione di valori, serenità nel gruppo, sentirsi accolti, minore paura ad esporsi.... Mi ripenso alla loro e